Questo
progetto è stato realizzato in collaborazione con Tampep (Associazione di
Torino che ha come scopo quello di combattere il traffico e lo sfruttamento
della prostituzione) e con il Comune di Torino (Assessorato alle Pari
Opportunità).
Ha come protagonista Irina, una giovane donna di 21 anni.
Irina è stata oggetto di traffico e sfruttamento per fini sessuali. Le
fotografie non permettono di riconoscerla per ragioni di sicurezza, poichè è
scappata e ha denunciato i suoi sfruttatori.
L’ar. 18 del Testo Unico sull’Immigrazione
(D.lgs. 286-98) offre l’opportunità a chi vuole sottrarsi al giro della
prostituzione di accedere a programmi di protezione ed integrazione sociale e
di ottenere un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Oggi Irina
lavora, ha una casa ed è fidanzata: è difficile dimenticare e avere una vita
normale come le ragazze della sua età, ma lei è l'esempio che è possibile
uscire dal tunnel della prostituzione e ricostruire la propria esistenza.
Ti dicono: si parte, qui non c’è lavoro. Andremo ad
Amsterdam.
Così comincia il mio lungo viaggio.
Si passa da tanti paesi e una volta arrivati ti
mettono subito al lavoro.
“Lavorerai qui, questo è il tuo posto”
Si resta finché ci sono soldi e lavoro.
Si passa in Belgio, per cercare lavoro, ma non c’è.
Mi mandano in Francia, notte dopo notte, per loro i
soldi non bastano mai.
Vuoi scappare e andare via a cambiare la vita, ma non
ti lasciano.
Mi mandano in Spagna, poi di nuovo in Francia.
Loro ti prendono la tua giovinezza, la tua vita.
Non puoi andare neanche a bere un caffé senza chiedere il permesso.
Devi stare zitta.
Poi mi mandano in Italia, una volta arrivata comincio
solo a pensare a come posso scappare e andare via.
Sono stanca.
La via di uscita c’è. Io l’ho trovata, adesso sono
libera.
Dal diario di Irina.
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