martedì 16 dicembre 2014

Irina (Torino 2005).

Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con  Tampep (Associazione di Torino che ha come scopo quello di combattere il traffico e lo sfruttamento della prostituzione) e con il Comune di Torino (Assessorato alle Pari Opportunità). 
Ha come protagonista Irina, una giovane donna di 21 anni. Irina è stata oggetto di traffico e sfruttamento per fini sessuali. Le fotografie non permettono di riconoscerla per ragioni di sicurezza, poichè è scappata e ha denunciato i suoi sfruttatori. 
L’ar. 18 del Testo Unico sull’Immigrazione (D.lgs. 286-98) offre l’opportunità a chi vuole sottrarsi al giro della prostituzione di accedere a programmi di protezione ed integrazione sociale e di ottenere un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Oggi Irina lavora, ha una casa ed è fidanzata: è difficile dimenticare e avere una vita normale come le ragazze della sua età, ma lei è l'esempio che è possibile uscire dal tunnel della prostituzione e ricostruire la propria esistenza.


                                                       







Ti dicono: si parte, qui non c’è lavoro. Andremo ad Amsterdam.
Così comincia il mio lungo viaggio.
Si passa da tanti paesi e una volta arrivati ti mettono subito al lavoro.
“Lavorerai qui, questo è il tuo posto”
Si resta finché ci sono soldi e lavoro.
Si passa in Belgio, per cercare lavoro, ma non c’è.
Mi mandano in Francia, notte dopo notte, per loro i soldi non bastano mai.
Vuoi scappare e andare via a cambiare la vita, ma non ti lasciano.
Mi mandano in Spagna, poi di nuovo in Francia.
Loro ti prendono la tua giovinezza, la tua vita.
Non puoi andare neanche a  bere un caffé senza chiedere il permesso.
Devi stare zitta.
Poi mi mandano in Italia, una volta arrivata comincio solo a pensare a come posso scappare e andare via.
Sono stanca.
La via di uscita c’è. Io l’ho trovata, adesso sono libera.

Dal diario di Irina.










                                            
 





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